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VISITA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
ALLE ZONE TERREMOTATE DELLA DIOCESI DI CAMERINO-SANSEVERINO MARCHE

PAROLE DEL SANTO PADRE

Camerino
Domenica, 16 giugno 2019

[Multimedia]


 

Visita alle Strutture Abitative Emergenziali in località Cortine

Saluto ai bambini della Prima Comunione dell’Arcidiocesi, riuniti presso la Palestra del Centro Sportivo dell’Università di Camerino


SALUTO AGLI ABITANTI DELLE “CASETTE” PREFABBRICATE

Dopo aver visitato alcune famiglie, il S. Padre ha rivolto le seguenti parole alla gente radunata all’esterno.

Buongiorno!

Buongiorno a tutti voi. Io avrei voluto visitare tutte le case, ogni casa… Ma non è possibile e per questo vi saluto da qua e do la benedizione a tutti voi. Sono vicino a ognuno di voi. Sono vicino. E prego per voi, perché questa situazione si risolva al più presto possibile. Grazie per la vostra pazienza e per il vostro coraggio. Voi, pregate per me. Adesso scenderò a salutarvi.


INCONTRO CON I BAMBINI

Bambino:

Santo Padre, mi rivolgo a Lei con emozione e perché so che sa ascoltare.

Mi chiamo Giovanni, ho 10 anni e quest’anno riceverò la Prima Comunione. Sono ritornato a vivere a Camerino dopo aver trascorso un intero anno a San Benedetto del Tronto perché la sera del 26 ottobre 2016 ci fu una scossa di terremoto che, oltre a tanti danni, provocò il crollo del campanile della chiesa di Santa Maria in Via, dove io e mia sorella Giulia siamo stati battezzati. Da quel giorno, la nostra città non è più la stessa: le case sono ancora rovinate e si può entrare solo con un casco protettivo e con l’assistenza dei Vigili del Fuoco.

Le nostre abitudini sono cambiate, i volti dei cittadini sono tristi e molte persone si trovano in altri Comuni. Certe volte, anche un piccolo movimento improvviso ci fa provare ancora molta paura, però ci facciamo sempre molto coraggio. La nostra città nei secoli ha avuto diversi terremoti, alcuni devastanti, tanto che lo stemma di Camerino raffigura tre case, le uniche rimaste in piedi.

Il 18 maggio, il nostro vescovo Francesco Massara ci ha spiegato che San Venanzio è detto anche “il santo delle cadute”, dalle quali si salvò sempre; e in quell’occasione ci ha annunciato che la Basilica di San Venanzio a dicembre sarà ristrutturata e riconsegnata ai fedeli. È un importante segnale di ripresa. Mi piace pensare che con l’aiuto delle Sue preghiere anche Camerino si rialzerà sempre da ogni caduta e che il nostro Patrono la sorreggerà in mano, proteggendo tutti i suoi abitanti.

Papa Francesco:

Buonasera!

Una domanda: siete stanchi?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Sentite caldo?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

Troppo! Il troppo caldo stanca, no? Sì o no?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

Voi siete stanchi…

[rispondono]

Sì… No…

Papa Francesco:

Vi ringrazio tanto per avermi aspettato. Grazie! Grazie a voi.

Avete mangiato?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

Sì? Bene. È importante mangiare, per crescere…

C’è una cosa che riguarda il terremoto, qualcosa che ha detto Giovanni, che fa pensare: quando le cose cadono, noi dovremmo lasciarle così? Cadute?

[rispondono]

No…

Papa Francesco:

Forte!

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Dobbiamo rialzarle. E quando una persona cade, perché fa degli sbagli nella vita, dobbiamo lasciarla caduta per tutta la vita?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Dobbiamo aiutarla a rialzarsi. E quando noi – una domanda difficile questa, vediamo se qualcuno di voi sa rispondere –, quando noi abbiamo nella vita qualche sbaglio brutto, qualche peccato, e cadiamo, cosa dobbiamo fare?

[rispondono]

Confessarci.

Papa Francesco:

Rialzarci! Ma non è meglio rimanere a terra?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Non è più comodo?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Sempre rialzarsi?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

Sempre?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

E se tu cadi una seconda volta?

[rispondono]

Ti rialzi!

Papa Francesco:

E se cadi una terza?

[rispondono]

Ti rialzi!

Papa Francesco:

E se cadi una decima?

[rispondono]

Ti rialzi!

Papa Francesco:

E se cadi una cinquantesima?

[rispondono]

Ti rialzi!

Papa Francesco:

Sempre! Ma io penso: una persona che cade, cade, cade… Forse Gesù si annoia della persona… Gesù si annoia di noi?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

No. Ma se uno cade tante volte, Gesù si annoia?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

No. Cosa fa Gesù, quando noi cadiamo?

[rispondono]

Ci aiuta a rialzarci.

Papa Francesco:

Come ci aiuta, Gesù? Ti dà la mano per rialzarti. Ti tira su. Ti tira su: Gesù ti tira su. [Abbiate] sempre questo ricordo nella vita. Vi aiuterà sempre. Quando io sono giù, sono caduto tante volte, non so, pensate che Gesù è sempre con la mano tesa. Perché? Per aiutare…? A rialzarci. Gesù ci rialza. Capito?

[rispondono, piano]

Sì…

Papa Francesco:

Ah… Sembra che non siate convinti. Gesù ci rialza?

[rispondono]

Si!

Papa Francesco:

Sempre?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

E Gesù si arrabbia con noi?

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

È buono… ci aspetta sempre! Gesù è misericordioso. Una parola difficile, questa, no? Cosa è la misericordia? È questo amore che Gesù ha con noi. Avete capito?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

Allora, in piedi, tutti!

[rispondono]

Si!

Papa Francesco:

Adesso io vorrei darvi la benedizione, ma se siete stanchi me ne vado…

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Vi do la benedizione, adesso. Ma preghiamo la Madonna, tutti, perché la Madonna è la mamma di Gesù e anche la nostra madre e ci aiuta anche Lei a rialzarci.

Ave o Maria…

[Benedizione]

Papa Francesco:

E… com’era la cosa? Quando uno è caduto deve rimanere caduto?...

[rispondono]

No!

Papa Francesco:

Sicuro?

[rispondono]

Sì!

Papa Francesco:

E chi ci aiuterà a rialzarci?

[rispondono]

Gesù!

Papa Francesco:

Ecco. Sempre coraggio! Guardare Gesù, e Lui sempre ci aiuterà. Coraggio. Pregate per me e continuate a giocare. Ciao!

 

 



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