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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO

Aula Paolo VI
Sabato, 4 ottobre 2014

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Cari atleti, cari amici, buongiorno!

Vi ringrazio per la vostra presenza – numerosa e festosa! –, e ringrazio il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico per le sue cortesi parole.

Siete venuti da tante parti del mondo, e ognuno di voi porta con sé la propria esperienza di sportivo e prima di tutto di uomo e di donna: porta le conquiste, i traguardi raggiunti con tanta fatica, anche con tante difficoltà che ha dovuto affrontare. Ciascuno di voi però è testimone di quanto sia importante vivere queste gioie e queste fatiche nell’incontro con gli altri, poter condividere la propria “corsa”, trovare un gruppo di amici che ti danno una mano e dove tu dai una mano agli altri. E così ognuno riesce a dare il meglio di sé!

Lo sport promuove contatti e relazioni con persone che provengono da culture e ambienti diversi, ci abitua a vivere accogliendo le differenze, a fare di esse un’occasione preziosa di reciproco arricchimento e scoperta. Soprattutto, lo sport diventa un’occasione preziosa per riconoscersi come fratelli e sorelle in cammino, per favorire la cultura dell’inclusione e respingere la cultura dello scarto.

Tutto questo risalta ancora maggiormente nella vostra esperienza, perché la disabilità che sperimentate in qualche aspetto del vostro fisico, mediante la pratica sportiva e il sano agonismo si trasforma in un messaggio di incoraggiamento per tutti coloro che vivono situazioni analoghe alle vostre, e diventa un invito ad impegnare tutte le energie per fare cose belle insieme, superando le barriere che possiamo incontrare intorno a noi, e prima di tutto quelle che ci sono dentro di noi.

La vostra testimonianza, cari atleti, è un grande segno di speranza. E’ una prova del fatto che in ogni persona ci sono potenzialità che a volte non immaginiamo, e che possono svilupparsi con la fiducia e la solidarietà. Dio Padre è il primo a sapere questo! Dio conosce perfettamente i vostri cuori: sa tutto. E’ il primo a sapere questo! Lui ci conosce meglio di chiunque altro, e ci guarda con fiducia, ci ama come siamo, ma ci fa crescere secondo quello che possiamo diventare. Così, nel vostro sforzo per uno sport senza barriere, per un mondo senza esclusi, non siete mai soli! Dio nostro Padre è con voi!

Che dunque lo sport sia per tutti voi una palestra nella quale allenarvi quotidianamente al rispetto di voi stessi e degli altri, una palestra che vi dia l’occasione di conoscere persone e ambienti nuovi e vi aiuti a sentirvi parte attiva della società. Che possiate sperimentare, anche attraverso la pratica sportiva, la vicinanza di Dio e l’amicizia dei fratelli e delle sorelle.

Vi ringrazio di questo incontro. Benedico tutti voi e i vostri cari. E, per favore, ricordatevi di pregare per me! Grazie!

Adesso chiedo al Signore che vi benedica tutti, benedica tutta la vostra vita, benedica il vostro cammino, benedica i vostri cuori.

 



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