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SALUTO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A
l CONSIGLIO PER L'ECONOMIA

Sala dei Papi
Venerdì, 2 maggio 2014

 

Vi ringrazio di questa riunione e del lavoro che voi farete. Grazie tante. Ne abbiamo bisogno, voi lo sapete, per portare avanti questo lavoro nel senso che il Cardinale Marx ha spiegato. Il Consiglio per l’economia è stato istituito con il Motu proprio Fidelis dispensator et prudens, lo scorso 24 febbraio, insieme con la Segreteria per l’economia e l’Ufficio del Revisore generale. Il Motu proprio sottolinea la missione molto rilevante di questo atto: la consapevolezza della Chiesa della sua responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni alla luce della sua missione di evangelizzazione con particolare premura verso i bisognosi. Il Cardinale l’ha sottolineato bene, e non dobbiamo uscire da questa strada. Tutto, trasparenza, efficienza, tutto per questo scopo. Tutto è per questo.

La Santa Sede si sente chiamata a mettere in atto tale missione, tenendo conto specialmente della sua responsabilità verso la Chiesa universale. Inoltre, questi cambiamenti rispecchieranno il desiderio di mettere in atto la necessaria riforma della Curia Romana per meglio servire la Chiesa e la missione di Pietro. Questa è una sfida notevole, che richiede fedeltà e prudenza: “fidelis dispensator et prudens”. Il percorso non sarà semplice e richiede coraggio e determinazione. Una nuova mentalità di servizio evangelico dovrebbe stabilirsi nelle varie amministrazioni della Santa Sede. Il Consiglio per l’economia svolge un ruolo significativo in questo processo di riforma; ha il compito di sorvegliare la gestione economica e di vigilare sulle strutture e sulle attività amministrative e finanziarie di queste amministrazioni; svolge la sua attività in rapporto stretto con la Segreteria per l’economia. Approfitto per ringraziare anche il cardinale Pell per il suo sforzo, il suo lavoro; anche per la sua tenacia di “rugbyer” australiano… Grazie, Eminenza!

Il Consiglio rappresenta la Chiesa universale: 8 Cardinali da varie Chiese particolari, sette laici che rappresentano varie parti del mondo e che contribuiscono con la loro esperienza al bene della Chiesa e della sua particolare missione. I laici sono membri a pieno titolo del nuovo Consiglio: non sono membri di seconda classe, no! Tutti sullo stesso piano. Il lavoro del Consiglio è di grande peso e di grande importanza, e offrirà un contributo fondamentale al servizio svolto dalla Curia Romana e dalle varie amministrazioni della Santa Sede.

Vi auguro buon lavoro e vi ringrazio tanto per quello che voi fate e farete. Grazie tante. E pregate per me: ne ho bisogno!

[Benedizione] 

 



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