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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DEL 450° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI SAN STANISLAO KOSTKA

 

Al caro Fratello
S.E. Mons. Piotr Libera
Vescovo di Płock

Oggi, nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, ricorre il 450° anniversario della morte di San Stanislao Kostka. A soli 18 anni, per una grave malattia, terminò il suo pellegrinaggio terreno questo alunno del noviziato gesuita a Roma, uno dei figli più eccellenti della vostra Patria e della Compagnia di Gesù. Perciò, commemorando il suo ingresso nella gloria del Signore, mi unisco alla preghiera di ringraziamento dei fedeli della Diocesi di Płock e di tutta la Chiesa in Polonia, che tra poco, a Rostkowo, luogo di nascita del Santo, parteciperanno alle celebrazioni centrali dell’Anno a lui dedicato.

Cogliendo questa occasione, desidero rivolgermi anzitutto ai giovani, dei quali San Stanislao è patrono. Mi piace ricordare la frase che san Giovanni Paolo II pronunciò nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, quando venerò le sue reliquie: «Il cammino della sua breve vita, iniziato a Rostkowo in Mazowsze, attraverso Vienna e poi sino a Roma, lo si può paragonare a una grande corsa campestre verso la meta della vita di ogni cristiano qual è la santità» (13 novembre 1988).

Cari giovani amici, so che molti di voi, in settembre, fanno il pellegrinaggio a piedi da Przasnysz a Rostkowo, dal luogo del suo battesimo al luogo della sua nascita. E’, per così dire, la prima tappa di questa “corsa” di Stanislao verso la santità. Vi incoraggio a ricordare, non solo durante questa marcia, ma su tutte le strade della vostra vita quotidiana, che anche voi siete capaci di compiere questa “corsa”. Anche voi siete spinti dall’amore di Cristo e rafforzati dalla sua grazia. Siate coraggiosi! Il mondo ha bisogno della vostra libertà di spirito, del vostro sguardo fiducioso sul futuro, della vostra sete di verità, di bontà e di bellezza. San Stanislao vi insegna quella libertà che non è una corsa alla cieca, ma la capacità di discernere la meta e di seguire le vie migliori di comportamento e di vita. Vi insegna a cercare sempre prima di tutto l’amicizia con Gesù; a leggere e meditare la sua parola e accogliere nell’Eucaristia la sua presenza misericordiosa e potente, per resistere ai condizionamenti della mentalità mondana. San Stanislao vi insegna a non avere paura del rischio e dei sogni di vera felicità, la cui fonte e garanzia è Gesù Cristo. «Gesù è il Signore del rischio, è il Signore del sempre “oltre”. […] Egli vuole le vostre mani per continuare a costruire il mondo di oggi. Vuole costruirlo con voi» (cfr Discorso nella Veglia della G.M.G., Cracovia, 30 luglio 2016). Vi sostenga dal cielo San Stanislao, e vi ispiri il suo motto: “Ad maiora natus sum” –  “Sono nato per cose più grandi”.

Caro Fratello, per intercessione di San Stanislao Kostka, invoco la protezione divina su di te, su tutti i Vescovi e i sacerdoti, sui fedeli e specialmente sui giovani della Chiesa in Polonia. Vi chiedo di pregare per me, e di cuore vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vaticano, 15 agosto 2018

 

FRANCESCO



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